primo classificato
Avalon
Ginevra Tempo | Letizia Bandini | Marianna Di Virgilio | Maria Vittoria Iannetti |
Nicolò Pizzanelli | Tommaso Tremolanti
Master Degree Yacht Design, Università di Genova | Promostudi La Spezia
Il progetto nasce con l’idea di creare una crociera di lusso per 90 ospiti distribuiti in 5 categorie di cabine; proprio per questo motivo il rapporto tra crew e passeggeri è di 1:1. Tale crociera naviga nelle acque dei fiordi norvegesi, infatti si parte da Copenaghen in Danimarca e si arriva a Geiranger in Norvegia, successivamente si torna al punto di partenza ed il viaggio dura circa 8 giorni. La tratta è stata pensata in funzione delle tappe di rifornimento nei porti di Kristiansand ed Alesund, due città norvegesi che sono coinvolte nella realizzazione di hub per il rifornimento di idrogeno verde.
La nave, infatti, presenta un impianto ad idrogeno gassoso con l’utilizzo di fuel cells PEM e per la propulsione vengono utilizzati due azipod che facilitano la libertà di movimento in spazi non estesi come, appunto, i fiordi norvegesi.
Il tema chiave su cui si fonda questo progetto è il benessere sostenibile; infatti, nella nave si hanno diversi spazi di svago classici quali spa, palestra, lounge di vario genere ed un ampio ristorante, ma i punti di interesse sono la V-Zone (la cui forma a V richiama le valli dei monti limitrofi), ossia il cuore pulsante della crociera: un’ampia zona vetrata al centro della nave che permette di entrare maggiormente a contatto con l’ambiente esterno, ed il giardino verticale che è posizionato nel punto più alto e che permette di riconnettersi con la natura.
A bordo vengono offerte diverse attività quali escursioni in tender, bird watching, canoa e tour fotografici. Per quanto riguarda la sostenibilità, poi, la palestra è stata dotata di pavimento cinetico e di cyclette che generano energia elettrica e nel giardino verticale vengono coltivate piante aromatiche con la tecnica delle colture idroponiche. Per questi motivi il nome scelto è Avalon, isola leggendaria legata al mito di re Artù, considerata un’isola di benessere e tranquillità.
secondo classificato
Spigola
Pietro Pintus
Design Navale e Nautico presso Università degli Studi di Genova
In ottemperanza alle indicazioni del Green Deal europeo nasce “Spigola” il progetto preliminare di un day-sailer di 11 metri pensato per allinearsi al modello circolare coniugando, riciclabilità, estetica accattivante e sostenibilità industriale attraverso l’adozione di:
- alluminio sabbiato e anodizzato per la realizzazione di scafo, strutture, coperta e tuga.
- Interni e esterni minimali, realizzati in materiali totalmente riciclabili o di provenienza certificata.
- Forme studiate per ridurre i costi di produzione: le lamine d’alluminio di scafo e tuga non assumono doppie curvature, riducendo notevolmente ore, energie e quindi costi di lavorazione.
- Propulsione elettrica e pannelli fotovoltaici per alimentazione impianti e strumentazione di bordo.
DESCRIZIONE:
Si accede all’imbarcazione dalla spiaggetta abbattibile, che trasforma l’ampio prendisole di poppa (3 pax) in un divano rivolto verso il mare, sotto ai cuscini laterali del prendisole sono presenti gavoni contenitori. Il pozzetto è molto ampio e può accogliere fino a 8 pax, la timoneria è separata dalla zona ospiti e permette di governare l’imbarcazione senza disturbare quest’ultimi, inoltre, grazie ai volumi contenitori rimane pulito e ordinato durante la navigazione, il timone è basculante, il circuito scotta randa è alla tedesca, le drizze si trovano a tambuccio. Tra i divani è possibile montare un tavolo da pranzo. Si accede sottocoperta tramite tambuccio scorrevole lateralmente e due gradini, qui sono presenti una cucina, un bagno, il tavolo da carteggio con quadro elettrico, due divani a murata e cuccetta doppia a prua, per un totale di 4 posti letto. Sopra la tuga sono alloggiati 1.7mq di pannelli fotovoltaici; le batterie, il motore elettrico, e i serbatoi delle acque si trovano sotto al pozzetto, da dove sono accessibili. Lungo il passavanti è presente un tubolare metallico che funge da base per legare parabordi ma anche come supporto durante il passaggio verso prua.
terzo classificato
Nexus Project
Lucrezia Spada | Maria Vittoria Amendola |
Nicolò Porielli |Alessandro Varenna
Università degli Studi di Genova, Design Navale e Nautico
Il progetto Nexus Project è un’iniziativa innovativa che reinterpreta l’esperienza di negozio tradizionale, creando un concept itinerante ed immersivo, in collaborazione con Oakley.
Il negozio, situato nel main deck dell’’imbarcazione, offre un ambiente unico con una zona rinfresco, espositori e appendiabiti che richiamano l’estetica del brand. La sovrastruttura è progettata con un reticolato modulare a triangolo, realizzato tramite stampa 3D in alluminio, riducendo gli sprechi e garantendo leggerezza e robustezza.
Nexus Project promuove anche la sostenibilità marina, con un laboratorio dedicato alla protezione della posidonia oceanica, visibile ai clienti. Il laboratorio è dotato di tecnologie avanzate come radar ed ecoscandagli per il sondaggio del fondale marino, e un sistema robotizzato sviluppato dal team per la raccolta di campioni e l’ancoraggio sicuro, riducendo l’impatto sui fondali marini.
Sempre nel lower deck, gli spazi interni dedicati alla crew garantiscono comfort e funzionalità attraverso un approccio essenziale. Inoltre, l’imbarcazione è equipaggiata con un motore elettrico alimentato da batterie e da vetri fotovoltaici implementati alla sovrastruttura, favorendo un approccio green alla navigazione e portando il marchio Oakley